DREYFUS (1998)
con Graziella Galvani, Fabio Carraresi,
Daniele Marfori e Maurizio Salvalalio
testo di Vittorio Orsenigo e Giangilberto Monti
regia Giangilberto Monti
Milano 1998 – Associazione Porte Aperte
Durante il 1998 un gruppo di avvocati e professionisti milanesi raccolse scritti e testimonianze sul notissimo “caso Dreyfus”, di cui in quell’anno ricorreva il centenario. L’ispiratore di quella ricerca fu Francesco Piscopo, legale di origine siciliana, che proprio l’anno prima aveva fondato nel tipico quartiere del Ticinese un circolo che segnò una stagione di grandi curiosità ed eventi nella vita culturale di Milano. Uno di questi fu proprio la preparazione dello spettacolo che doveva raccogliere i frutti di quella ricerca. Il capitano dell’esercito francese di origine ebraica Alfred Dreyfus negli ultimi anni del secolo scorso fu incriminato ingiustamente con l’accusa di alto tradimento e spionaggio ai danni della Francia. Degradato e condannato ai lavori forzati il suo caso suscitò grande sdegno e scalpore nella parte più illuminata del paese, fino a quando lo scrittore Emile Zola, il 13 gennaio 1898, indirizzò ai giudici e all’esercito francese una pubblica invettiva che venne poi affissa su tutti i muri di Parigi: il “J’accuse”, che provocò la riapertura del caso e la cancellazione della condanna, ma non la totale riabilitazione di Dreyfus, ferita ancora aperta nella storia di quel pur civilissimo paese. Dai risultati di questo gruppo di lavoro lo scrittore e giornalista Vittorio Orsenigo elaborò una prima drammaturgia, che venne poi adattata in forma di lettura scenica da Giangilberto Monti, che ne curò anche la regia. La pièce venne in seguito proposta durante la primavera nei locali del “Porte Aperte”, così si chiamava il circolo culturale fondato da Francesco Piscopo. Del gruppo che si prestò ad interpretare questo testo fecero parte Graziella Galvani, che aveva maturato una lunga esperienza con il Piccolo Teatro di Milano, Maurizio Salvalalio, proveniente dai gruppi della nuova drammaturgia milanese, Fabio Carraresi, più volte impegnato in letture poetiche e Daniele Marfori, che aveva collaborato alla ricerca storica. Il testo verrà poi pubblicato nel 1999 dalla casa editrice Greco & Greco.
“La mia collaborazione con Vittorio Orsenigo, autore che unisce al rigore di fondo una straordinaria capacità improvvisativa, è stata arricchita da una lunga conversazione con Ettore Capriolo, studioso e maestro di Teatro, che mi ha fatto comprendere la complessità di questa storia e l’incredibile superficialità con la quale, a volte, il potere tratta la vita umana. Con questo lavoro ho probabilmente reso solo in minima parte le infinite discussioni intorno a questo tema e in particolare al caso Dreyfus, ma ho cercato di farlo con attenzione e onestà, la stessa onestà che spesso ci aspettiamo da quei giudici che, sopra di noi, hanno l’ultima parola e che a volte rispondono solo col silenzio”
(G.G. Monti)