Le canzoni di Gianni Siviero
(Squilibri, 2019)
Per iniziativa di Sergio Secondiano Sacchi, trentanove artisti rendono omaggio a uno dei più originali cantautori italiani, Gianni Siviero, che in soli tre album, dal 1972 al 1976, ha dato vita a un’inconfondibile produzione poetica e musicale dove si intrecciano mirabilmente impegno civile, introspezione sentimentale e la fatica del vivere quotidiano in una realtà urbana come Milano. Il suo album d’esordio, con gli arrangiamenti di Nicola Piovani, vince il Premio della Critica Discografica ed è molto apprezzato da Amilcare Rambaldi, presidente del Club Tenco, che lo volle alle prime tre edizioni della Rassegna della canzone d’autore. Negli altri due LP si accentuano i motivi di protesta e di denuncia sociale, parallelamente all’intensificarsi di un impegno politico in prima persona, attestato anche dalla collaborazione con Dario Fo e Franca Rame. Il ritiro dalla scena agli inizi degli anni Ottanta pone termine a una carriera per molti versi emblematica di una stagione culturale contrassegnata da un’insopprimibile urgenza di vita. Quarantatré canzoni, molte delle quali inedite, commentate da altrettanti dipinti di Marco Nereo Rotelli e affidate ora alle voci e agli strumenti di alcuni vecchi compagni di strada, come Roberto Vecchioni, Mimmo Locasciulli, Ernesto Bassignano e Gualtiero Bertelli, e di artisti che, in quegli stessi anni, calcavano altri tipi di palcoscenico, come Gigliola Cinquetti, Vittorio De Scalzi (New Trolls) e Roberto Brivio (I Gufi), e di altri artisti rappresentativi di stili e sensibilità diverse, da Sergio Cammariere a Petra Magoni, da Massimo Priviero a Peppe Voltarelli, Morgan e Giangilberto Monti.
Un’iniziativa editoriale realizzata d’intesa con Club Tenco e Cose di Amilcare