La Banda Bonnot (2002)
storia del bandito anarchico Jules Bonnot
cantata e raccontata da Giangilberto Monti
su canzoni originali di Boris Vian
direzione musicale Carlo Cialdo Capelli
1 dicembre 2002 – Teatro Litta di Milano
5 – 8 dicembre 2002 – Teatro Garage di Genova
Il 28 aprile 1912, assediato da cinquecento soldati e di fronte a ventimila persone accorse per assistere all’assalto finale, muore il bandito anarchico Jules Bonnot, dopo aver rapinato banche e tenuto in gendarmi e investigatori, grazie alla sua abilità organizzativa e alla coperture del movimento che rappresentava.
Alla fine del 1954 Henri-Francois Rey scrive una commedia musicale sulla Banda Bonnot e chiede a Boris Vian – poeta, scrittore, autore di canzoni e animatore delle notti parigine di Saint Germain des Prés – di comporre testi e musiche delle canzoni. Vian scrive una ventina di brani e lo spettacolo si tiene a Parigi. Nonostante l’intensità della storia e la bellezza dei testi, viene ritirato dal cartellone, forse per la sottile censura che allora colpiva tutta la controcultura francese.
Si perdono gli spartiti originali e l’opera viene in parte rimusicata da Louis Bessières nel 1970, che ne modifica i testi. Giangilberto Monti riprende in forma di racconto la storia della Banda Bonnot, recupera i testi originali e li adatta in italiano, portandoli in scxena accompagnato da tre musicisti di eccezione: “Questa è una storia all’inizio del Novecento. Siamo in Francia, c’è la democrazia. La guerra in Europa non c’è, o meglio c’è dappertutto ma non da noi… è la Belle Epoque”. Come diceva il Prof. Lacassagne, inventore della medicina legale in Francia: la società ha i criminali che si merita.
Roberto Carlotti (fisarmonica e basso acustico)
Renata Mezenov Sa (canto e chitarra classica)
Caroline Tallone (voce, violino, ghironda e organetto diatonico)