Maledetti Francesi (2017)
canti ribelli e vite da chansonnier
Dopo performance da cabaret, saggi comico-musicali e progetti teatrali, Giangilberto Monti riassume il repertorio francese che ama da sempre. Le sue traduzioni di Vian, Ferré, Gainsbourg e Renaud, sono state pubblicate su album musicali, saggi e libri storici, come il suo Maledetti Francesi (2011, NdA), citata da Gianni Mura su Repubblica come tra i libri da ricordare di quell’anno. Qui lo chansonnier milanese racconta a braccio gli esordi del cantautorato francese, ricorda aneddoti e frammenti di storia d’oltralpe, parla di come la canzone d’arte abbia attraversato il Novecento. E lo fa interpretando le più belle canzoni dei maudits francesi per eccellenza: dalla poliedricità di Boris Vian ai testi disperati e barricaderi di Leo Ferré, dalle provocazioni poetiche di Serge Gainsbourg agli sberleffi di Georges Brassens, uno dei principali ispiratori del cantautorato italiano, e all’ironica durezza di Renaud, l’ ultimo dei classici maudits. Le utopie e il ribellismo di sempre si ritrovano nelle parole di questi artisti, tra folk e ballad d’autore, che Monti interpreta accompagnato dai suoi musicisti. Una narrazione musicale da conduttore appassionato e curioso, mostrando al pubblico quella contaminazione tra poesia, musica e comicità, da sempre patrimonio dei nostri cugini francofoni.
Giangilberto Monti – canto, chitarra e narrazione
Bati Bertolio – tastiere e fisarmonica
Paolo Rigotto – percussioni